Non servono i requisiti di pensionamento per ottenere a 57 o 62 anni un indennizzo del valore di 598,61 euro. Chi sono i beneficiari?
La pensione di vecchiaia si raggiunge al compimento dei 67 anni di età e con venti anni di contributi maturati. Eppure c’è chi può contare su un versamento mensile prima di raggiungere i requisiti di pensionamento.
Il sistema previdenziale italiano prevede diversi scivoli pensionistici che variano specialmente per il numero dei contributi richiesti e l’età anagrafica. Ci sono misure, poi, dedicate unicamente ad alcune categorie di cittadini come, ad esempio, l’APE Sociale che si rivolge agli invalidi dal 74% in su, ai caregiver da almeno sei mesi, ai disoccupati e agli addetti alle mansioni gravose. Non è una vera e propria pensione ma un’indennità erogata fino al compimento dei 67 anni, quando si potrà accedere alla pensione di vecchiaia.
Ricorda un’altra misura, quella dedicata ai commercianti, titolari di partita IVA e autonomi. Questi lavoratori hanno subito gravi ripercussioni a causa prima della pandemia e poi dell’aumento del costo della vita. Tante attività hanno chiuso, altre stanno fallendo senza che il commerciante abbia l’età e i requisiti di pensionamento. Qui entra in gioco un indennizzo loro dedicato.
L’indennizzo, noto anche come rottamazione della licenza, è rivolto ai titolari di un’attività commerciale che decidono di chiudere consegnando la licenza al Comune di residenza. Possono ottenere il beneficio le lavoratrici che hanno compiuto 57 anni e i lavoratori a partire dai 62 anni di età. L’indennizzo è una rendita il cui importo è commisurato al trattamento minimo di pensione dell’anno in cui si consegnerà la licenza al Comune. Nel 2024 la cifra è di 598,61 euro al mese.
Tra i beneficiari dell’indennizzo anche i commercianti iscritti alla Gestione commercianti e artigiani dell’INPS da almeno cinque anni come titolari dell’attività rispetto la data di cessazione. Per poter inoltrare domanda occorrerà preventivamente cancellare l’attività dal Registro delle Imprese della Camera di Commercio. L’erogazione dell’indennizzo sarà mensile e durerà fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contributi).
Durante gli anni di fruizione dell’indennità sarà versata la contribuzione figurativa che sarà valida solamente per il diritto alla pensione e non per il calcolo dell’importo dell’assegno pensionistico. Permetterà, dunque, di maturare i venti anni di contributi indispensabili per l’accesso alla pensione di vecchiaia ma i contributi non saranno validi per il conteggio dell’importo che terrà conto della contribuzione maturata al momento della richiesta dell’indennizzo.
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