A causa di un formaggio contaminato da Listeria erano morte 7 persone e altre decine erano state intossicate. Adesso arriva la condanna.
Molto spesso dal Ministero della Salute arrivano avvisi su richiami alimentari, e come sappiamo i prodotti risultati non conformi vengono immediatamente ritirati dagli scaffali.
A seconda della tipologia di problema riscontrato, infatti, i consumatori rischiano la salute, ecco perché le Autorità competenti eseguono le azioni di tutela nel modo più repentino possibile. Ciò che è successo qualche tempo fa, però, ha portato a conseguenze disastrose. Ecco cosa è successo e com’è andata a finire.
I fatti risalgono a qualche anno fa, quando in Svizzera si scoprì, a seguito di un’ispezione d’igiene, che lotti di formaggi di un’azienda erano contaminati dal batterio Listeria.
Come da prassi, scattò il richiamo alimentare e tutti i negozi e supermercati tolsero i formaggi dal commercio. Questa azione però non fu sufficiente a evitare la tragedia. Infatti dall’approfondimento delle indagini si scoprì che a causa del consumo di suddetti prodotti caseari erano morte almeno 7 persone, e 34 avevano subito un’intossicazione grave.
Per capire la gravità della situazione in Europa circa le intossicazioni da Listeria, riportiamo alcuni dati diffusi dall’ISS:
Con 1876 casi notificati, nel 2020 la listeriosi è stata la quinta zoonosi maggiormente riferita nell’Unione europea. I dati dell’ultimo rapporto redatto da EFSA ed ECDC confermano che, in Europa, la Listeriosi è tra le zoonosi caratterizzate da esiti più gravi, sia in termini di ricoveri ospedalieri che in termini di decessi
Entrare in contatto col batterio Listeria significa quindi andare incontro a conseguenze per la salute molto gravi, soprattutto se il soggetto è anziano o immunodepresso, e il pericolo aumenta per i bambini e le donne in gravidanza, in questo caso perché rischiano anche di abortire il feto.
Tornando alla vicenda dell’azienda casearia, vista la gravità dell’accaduto, le autorità decisero di sporgere denuncia contro il titolare. Alla fine, l’azienda è stata chiusa, ma non è tutto: si è aperta una procedura penale nei confronti dell’uomo che non avendo rispettato le norme di sicurezza aveva causato le tragiche conseguenze. Adesso, il titolare dell’azienda casearia è stato condannato a 2 anni di reclusione e a una multa salata. L’accusa è molto grave: omicidio colposo plurimo, lesioni personali plurime e lesioni personali gravi plurime, inoltre gli sono stati contestati altri reati contro la legge sulle derrate alimentari.
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